Passione per i motori, grinta e determinazione sono gli ingredienti che contraddistinguono da sempre il driver piacentino Vincenzo Metti. Il pilota della Teo Tic Racing Team, anche grazie al navigatore, Gianmaria Marcomini, è riuscito a fare notevoli progressi gara dopo gara, strappando tempi soddisfacenti. Metti, classe 1959 ha concretizzato il suo sogno di diventare pilota, sogno che sta portando avanti con grinta e passione. “I motori sono sempre stata una mia passione – ha esordito Metti – seguivo i rally già da giovanissimo e appena ho avuto la possibilità ne ho immediatamente approfittato”. Tutti questi anni di rally cosa significano per te? “In questi anni correre è un momento di assoluto divertimento ed è anche un modo per scaricare tutta la tensione che accumulo durante il lavoro”. Il tuo primo rally qual è stato? “La prima corsa è stata il Rally di Voghera navigato da Chimeti. Ricordo che alla partenza della prima prova speciale ero tesissimo. Partimmo bene ma a metà prova finimmo in un campo senza però causare danni”. In poche parole cosa ti senti di dire del tuo navigatore attuale? “Oggi il mio naviga è Gianmaria Marcomini e lo definisco stupendo sia come naviga che come persona. È grazie ai suo consigli e alle sue tirate di orecchie, che riesco a portare a termine tutte le gare con risultati abbastanza buoni se pensiamo che corro solo tre o quattro volte all’anno e ho iniziato a correre non proprio giovane”. I tuoi difetti e i tuoi pregi? “Grazie a Gianmaria ho smussato molti difetti anche se ne ho ancora da togliere. Forse il più grosso è quello di partire con il piede un po’ troppo sollevato. Di pregi particolari, invece, non ne vedo”. Che consiglio ti senti di dare ai giovani che appena maggiorenni vorrebbero intraprendere il mondo dei motori? “Il consiglio che do ai giovani che vogliono intraprendere questo sport è di non salire in auto pensando di spaccare il mondo ma di stare tranquilli e portare a termine più gare possibili; con il tempo poi, se hanno il piede giusto, i risultati arrivano senza rischiare eccessivi danni”. Da un po’ l’Hans è diventato obbligatorio, cosa ne pensi? “Penso che sia utile, sempre se utilizzato nel modo corretto”. E per quanto riguarda antitaglio e rotoballe? “Antitaglio e rotoballe snaturano un po’ i rally ma nel limite del possibile si cerca di dare, anche alle macchine che partono con numeri più alti, la strada più pulita e la possibilità di arrivare al termine”. Come valuti la tua carriera sportiva sino ad ora? “La mia carriera la valuto molto positiva anche se spesso è difficile fa conciliare il rally con il lavoro”. Come vedi il futuro della Teo Tic Racing Team? “Grazie al presidente Ottavio Perotti, la società avrà un grandissimo futuro perchè ha dato prova di avere una grandissima passione per questo sport”.
Intervista a cura di Christian Basini
cb.christianbasini@gmail.com
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